Viaggio in Valpolicella tra le eccellenze della Cantina Speri
02-03-2022 09:08 - Per Bacco!

Costituita da 19 comuni della zona collinare compresa tra Verona a ovest e il lago di Garda a est, la Valpolicella è tradizionalmente vocata per il vino. Ma è anche una zona estremamente bella, suggestiva e dalle potenzialità turistiche sconfinate, ancora ben lontane dall'essere completamente valorizzate. In pochissime parti d'Italia confluisce una combinazione così stretta tra bellezze cittadine e borghi rurali Si spiega in questo modo il piccolo grande miracolo del successo recente di tutta la zona, non solo dovuta al vino principe, l'Amarone, ma anche a tutti gli altri che ruotano attorno a questo territorio.
Qui contano la qualità e l'attenzione a una produzione senza eccessi e caricature, unite a una tecnica inappuntabile, perché le variabili in gioco sono tantissime. In quest'ottica, tra i vini che si possono assaggiare e trovare nelle migliori enoteche e ristoranti italiani ci sono esemplari che riescono a coniugare al tempo stesso potenza, classe ed eleganza.
Ed è in un tale contesto che da ben sette generazioni la Famiglia Speri (www.speri.com) primeggia tra le cantine che in Valpolicella hanno contribuito più di tutte a scrivere la storia dell'Amarone: un vino che si conferma tra gli ambasciatori della più elevata espressione del Made in Italy.
Fin dalla sua fondazione, e quindi dalla seconda metà dell'Ottocento in poi, l'Azienda si è via via sempre più ingrandita sino a ricoprire oggi ben sessanta ettari di terreno, tutti coltivati nel segno della tradizione e nel rispetto dei valori che da essa derivano. Ma non solo. Un'innovazione costante ha permesso alla Famiglia Speri di ottenere nel 2015 la certificazione biologica sull'intera produzione e oggi si conferma come un autorevole e fedele interprete dei vini della Valpolicella Classica e un punto di riferimento fondamentale dell'enologia italiana
La qualità di un vino si determina in vigna. Con questa semplice ma inconfutabile verità, la famiglia Speri ha lavorato alacremente per conservare e promuovere la fertilità della terra, coltivando solo cloni autoctoni e preservando anche le varietà storiche a rischio di estinzione, nel rispetto della biodiversità del territorio. E infatti, grazie al sistema di allevamento denominato a "pergoletta inclinata aperta", complice l'ottimale esposizione al sole, riescono a estrarre dai vigneti solo il meglio. Anche perché tutte le uve, dalle tradizionali Corvina, Rondinella e Molinara, sino alle storiche Oseleta, Rossanella, Pelara e Cabrosina, vengono raccolte a mano e selezionate con cura da mani esperte.
E laddove la mano dell'uomo nulla può fare, ci pensa la natura: grazie alla protezione dei monti oltre che all'azione mitigatrice del vicino lago di Garda, la Valpolicella Classica gode di un clima mite e particolarmente adatto alla coltivazione della vite.
Dai vini di facile beva sino a quelli di altissimo livello, come i loro prestigiosi Cru: prende così vita l'intera gamma delle etichette a marchio Speri, tutte dotate di uno stile unico, inconfondibile e caratterizzate da innata eleganza.
Ed è proprio dai Cru che vogliamo partire per raccontarne l'eccellenza, con il fiore all'occhiello dell'azienda: l'Amarone Monte Sant'Urbano 2017. Pluripremiato col massimo dei riconoscimenti dalle più prestigiose istituzioni nel mondo del vino, tra cui Bibenda, Vitae e Veronelli, viene realizzato solo nelle annate migliori ed è un vino che si presta a un lunghissimo invecchiamento, compreso tra i quindici e i vent'anni.
Ma prima due parole sulla tecnica dell'appassimento, fondamentale nel processo di produzione di questo grande vino.
I grappoli provenienti dal vigneto Sant'Urbano, ubicato tra le sinuose colline del Comune di Fiumane, vengono accuratamente selezionati a mano e disposti sulle tradizionali "arele" (graticci) o apposite cassette traforate e lasciati riposare per tre o quattro mesi in fruttai arieggiati e in condizioni di umidità controllata. Questo consente all'acqua di evaporare dagli acini che, pur perdendo gran parte del loro peso, conservano pressoché intatti zuccheri, sostanze e tannini che sono la base di un grande Amarone.
Quello di Speri si presenta al calice vestito da un impenetrabile color rosso rubino dai riflessi granata. Seduce il naso con eccellenti aromi di frutti rossi selvatici, sottobosco e note di liquirizia e cioccolato. Intenso e complesso nel gusto ed esaltante al palato, riempie la bocca grazie alla sua grandiosa morbidezza che lo rende caldo, elegante e fine al tempo stesso. Splendido con la selvaggina, ma anche ottimo compagno di meditazione.
Sempre dal Vigneto Sant'Urbano provengono le uve che vanno a creare il Valpolicella Classico Superiore. Dopo attenta selezione, vengono fatte appassire per circa venti giorni così da poter ottenere morbidezza e concentrazione nei ricchi profumi che riesce a emanare. Ne nasce un vino che si presenta al naso con una sorprendente apertura olfattiva. Gusto intenso, elegante e dalla grande carica fruttata. Emergono frutti di bosco, noce moscata e lievi note vanigliate. Un effluvio mentolato anticipa un palato fresco e dinamico, caratterizzato da tannini molto fini e una persistenza aromatica intensa lunga e piacevole.
Ludovico Paganelli
Qui contano la qualità e l'attenzione a una produzione senza eccessi e caricature, unite a una tecnica inappuntabile, perché le variabili in gioco sono tantissime. In quest'ottica, tra i vini che si possono assaggiare e trovare nelle migliori enoteche e ristoranti italiani ci sono esemplari che riescono a coniugare al tempo stesso potenza, classe ed eleganza.
Ed è in un tale contesto che da ben sette generazioni la Famiglia Speri (www.speri.com) primeggia tra le cantine che in Valpolicella hanno contribuito più di tutte a scrivere la storia dell'Amarone: un vino che si conferma tra gli ambasciatori della più elevata espressione del Made in Italy.
Fin dalla sua fondazione, e quindi dalla seconda metà dell'Ottocento in poi, l'Azienda si è via via sempre più ingrandita sino a ricoprire oggi ben sessanta ettari di terreno, tutti coltivati nel segno della tradizione e nel rispetto dei valori che da essa derivano. Ma non solo. Un'innovazione costante ha permesso alla Famiglia Speri di ottenere nel 2015 la certificazione biologica sull'intera produzione e oggi si conferma come un autorevole e fedele interprete dei vini della Valpolicella Classica e un punto di riferimento fondamentale dell'enologia italiana
La qualità di un vino si determina in vigna. Con questa semplice ma inconfutabile verità, la famiglia Speri ha lavorato alacremente per conservare e promuovere la fertilità della terra, coltivando solo cloni autoctoni e preservando anche le varietà storiche a rischio di estinzione, nel rispetto della biodiversità del territorio. E infatti, grazie al sistema di allevamento denominato a "pergoletta inclinata aperta", complice l'ottimale esposizione al sole, riescono a estrarre dai vigneti solo il meglio. Anche perché tutte le uve, dalle tradizionali Corvina, Rondinella e Molinara, sino alle storiche Oseleta, Rossanella, Pelara e Cabrosina, vengono raccolte a mano e selezionate con cura da mani esperte.
E laddove la mano dell'uomo nulla può fare, ci pensa la natura: grazie alla protezione dei monti oltre che all'azione mitigatrice del vicino lago di Garda, la Valpolicella Classica gode di un clima mite e particolarmente adatto alla coltivazione della vite.
Dai vini di facile beva sino a quelli di altissimo livello, come i loro prestigiosi Cru: prende così vita l'intera gamma delle etichette a marchio Speri, tutte dotate di uno stile unico, inconfondibile e caratterizzate da innata eleganza.
Ed è proprio dai Cru che vogliamo partire per raccontarne l'eccellenza, con il fiore all'occhiello dell'azienda: l'Amarone Monte Sant'Urbano 2017. Pluripremiato col massimo dei riconoscimenti dalle più prestigiose istituzioni nel mondo del vino, tra cui Bibenda, Vitae e Veronelli, viene realizzato solo nelle annate migliori ed è un vino che si presta a un lunghissimo invecchiamento, compreso tra i quindici e i vent'anni.
Ma prima due parole sulla tecnica dell'appassimento, fondamentale nel processo di produzione di questo grande vino.
I grappoli provenienti dal vigneto Sant'Urbano, ubicato tra le sinuose colline del Comune di Fiumane, vengono accuratamente selezionati a mano e disposti sulle tradizionali "arele" (graticci) o apposite cassette traforate e lasciati riposare per tre o quattro mesi in fruttai arieggiati e in condizioni di umidità controllata. Questo consente all'acqua di evaporare dagli acini che, pur perdendo gran parte del loro peso, conservano pressoché intatti zuccheri, sostanze e tannini che sono la base di un grande Amarone.
Quello di Speri si presenta al calice vestito da un impenetrabile color rosso rubino dai riflessi granata. Seduce il naso con eccellenti aromi di frutti rossi selvatici, sottobosco e note di liquirizia e cioccolato. Intenso e complesso nel gusto ed esaltante al palato, riempie la bocca grazie alla sua grandiosa morbidezza che lo rende caldo, elegante e fine al tempo stesso. Splendido con la selvaggina, ma anche ottimo compagno di meditazione.
Sempre dal Vigneto Sant'Urbano provengono le uve che vanno a creare il Valpolicella Classico Superiore. Dopo attenta selezione, vengono fatte appassire per circa venti giorni così da poter ottenere morbidezza e concentrazione nei ricchi profumi che riesce a emanare. Ne nasce un vino che si presenta al naso con una sorprendente apertura olfattiva. Gusto intenso, elegante e dalla grande carica fruttata. Emergono frutti di bosco, noce moscata e lievi note vanigliate. Un effluvio mentolato anticipa un palato fresco e dinamico, caratterizzato da tannini molto fini e una persistenza aromatica intensa lunga e piacevole.
Ludovico Paganelli