Valpolicella: dalla zona vinicola più antica d´Italia ecco le straordinarie etichette della Famiglia Speri
06-12-2016 - Per Bacco!

Un esclusivo ologramma con una grande A dorata apposta sulle bottiglie di Amarone, fa della storica Azienda Vinicola Speri (www.speri.com) una delle tredici cantine appartenenti alla prestigiosa Associazione denominata "Le Famiglie dell´Amarone d´Arte". Nata nel 2009, ha come obiettivo primario quello di preservare e difendere questo grande vino da un´eccessiva produzione che non tiene conto delle zone vocate e di conseguenza pone in serio pericole le sue straordinarie qualità.
Attraverso la condivisione di un consolidato patrimonio di conoscenze, tutte le tredici Famiglie si impegnano a mantenere assoluti livelli di eccellenza, grazie all´adozione volontaria di un rigido regolamento appositamente studiato per conferire alle loro bottiglie di Amarone tutte quelle nobili caratteristiche che oggi le distinguono da tutte le altre.
E così da ben sette generazioni la Famiglia Speri primeggia tra quelle che in Valpolicella hanno contribuito a scrivere la storia dell´Amarone: un vino che si conferma tra gli ambasciatori della più elevata espressione del Made in Italy.
Fin dalla sua fondazione, e quindi dalla seconda metà dell´Ottocento in poi, l´Azienda si è via via sempre più ingrandita sino a ricoprire oggi ben sessanta ettari di terreno, tutti coltivati nel segno della tradizione e nel rispetto dei valori che da essa derivano. Ma anche da un´innovazione costante, per fare della Cantina Speri un´autorevole e fedele interprete dei vini della Valpolicella Classica e un punto di riferimento fondamentale dell´enologia italiana.
La qualità di un vino si determina in vigna. Con questa semplice ma inconfutabile verità, la famiglia Speri ha lavorato alacremente per conservare e promuovere la fertilità della terra, coltivando solo cloni autoctoni e preservando anche le varietà storiche a rischio di estinzione, nel rispetto della biodiversità del territorio. E infatti, grazie al sistema di allevamento denominato a "pergoletta inclinata aperta", complice l´ottimale esposizione al sole, riescono a estrarre dai vigneti solo il meglio anche perché tutte le uve, dalle tradizionali Corvina, Rondinella e Molinara, sino alle storiche Oseleta, Rossanella, Pelara e Cabrosina, vengono raccolte a mano e selezionate con cura da mani esperte.
E laddove la mano dell´uomo nulla può fare, ci pensa la natura: grazie alla protezione dei monti oltre che all´azione mitigatrice del vicino lago di Garda, la Valpolicella Classica gode di un clima mite e particolarmente adatto alla coltivazione della vite.
In questo straordinario contesto, quindi, prende vita l´intera gamma delle etichette griffate Speri. Che dai vini di facile beva sino a quelli di altissimo livello, come i loro prestigiosi Cru che prendono il nome dal vigneto di origine, dimostra uno stile unico, inconfondibile e dotato di innata eleganza.
Ed è proprio dai Cru che vogliamo partire per descrivere l´eccellenza nei vini di Speri, con il fiore all´occhiello dell´azienda che peraltro viene realizzato solo nelle annate migliori: il pluripremiato Amarone Monte Sant´Urbano 2012, che nella Guida "I Vini d´Italia 2017" edita dall´Espresso è stato inserito nella lista dei 100 vini "da conservare", quelli destinati ad affinarsi e migliorare nel tempo. Non ultimo, ha pure conquistato i prestigiosi Cinque Grappoli della Guida Bibenda 2017 della Fondazione Italiana Sommelier.
Ma prima due parole sulla tecnica dell´appassimento, fondamentale nel processo di produzione di questo grande vino.
I grappoli provenienti dall´omonimo vigneto ubicato tra le sinuose colline del Comune di Fiumane, vengono accuratamente selezionati a mano e disposti sulle tradizionali "arele" (graticci) o apposite cassette traforate e lasciati riposare per tre o quattro mesi in fruttai arieggiati e in condizioni di umidità controllata. Questo consente all´acqua di evaporare dagli acini che, pur perdendo gran parte del loro peso, conservano pressoché intatti zuccheri, sostanze e tannini che sono la base di un grande Amarone.
Quello di Speri si presenta al calice vestito da un impenetrabile color rosso rubino dai riflessi granata. Seduce il naso con aromi di frutti rossi selvatici, sottobosco e note di liquirizia e cioccolato. Intenso nel gusto ed esaltante al palato, riempie la bocca grazie alla sua grandiosa morbidezza che lo rende caldo, elegante e fine al tempo stesso. Splendido con la selvaggina, ma anche ottimo compagno di meditazione. Se ben conservato può invecchiare, come appunto suggerisce la Guida dell´Espresso, anche tra i quindici e i vent´anni.
Sempre dal Vigneto Sant´ Urbano provengono le uve che vanno a creare il Valpolicella Classico Superiore 2013. Dopo attenta selezione, vengono fatte appassire per circa venti giorni così da poter ottenere morbidezza e concentrazione nei ricchi profumi che riesce a emanare. Ne nasce un vino che si presenta al naso con una sorprendente apertura olfattiva. Gusto intenso, elegante e dalla grande carica fruttata. Emergono frutti di bosco, noce moscata e lievi note vanigliate. Un effluvio mentolato anticipa un palato fresco e dinamico, caratterizzato da tannini molto fini e una persistenza aromatica estremamente piacevole.
Da non perdere, infine, quello che ormai da tutti è considerato il "Fratello Minore" dell´Amarone: Il Valpolicella Classico Superiore Ripasso. È un vino che si ottiene dal contatto del Valpolicella base sulle vinacce residue dell´Amarone per circa venti giorni. Si caratterizza per una maggior struttura e longevità rispetto al Valpolicella base, oltre che da un maggior grado alcolico, un´acidità più bassa e una maggiore rotondità.
Quello realizzato dalla Famiglia Speri, annata 2014, si annuncia al calice in un elegante color rubino concentrato. Al naso emergono sentori di ciliegie, lamponi, cacao e toni speziati. Avvolge il palato con sinuosità e calore e al tempo stesso risulta perfettamente armonico e vellutato.
A cura di Ludovico Paganelli