21 Settembre 2023
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Ornellaia

"Ornellaia è largamente considerato uno dei più grandi vini del mondo". Così recita il Telegraph, noto quotidiano britannico, citando in un suo recente articolo i più rappresentativi tra i vini italiani di maggior pregio: quelli realizzati dalla Tenuta dell´Ornellaia. E quando dici Ornellaia pensi subito a Masseto, un raro e prezioso cru di Merlot vinificato in purezza. E poi il Bolgheri Superiore Ornellaia, magnifico rosso pluripremiato dal taglio bordolese; Le Serre Nuove, che può essere considerato un po´ come il suo fratello minore e infine Le Volte, vino di gran piacevolezza dedicato ai momenti più informali.
Ci troviamo ovviamente a Bolgheri, immersi tra i suoi celebri cipressi tanto amati da Giosué Carducci. Un luogo dove il terroir prevale sul vitigno: qui i vini sono espressione pura di frutto e complessità mediterranee, con una costanza qualitativa che trova pochi eguali al mondo. In tale angolo incantato di Toscana, baciato e benedetto da Bacco, sorge il quartier generale di questa prestigiosa azienda. Fondata dal Marchese Ludovico Antinori nel 1981, nel giro di pochi anni ha raggiunto le vette più alte dell´Olimpo enologico italiano e internazionale, conquistando a buon diritto l´eccellenza nella produzione di grandi vini rossi di lusso.
Blasonati dalla stampa di tutto il mondo, i vini de La Tenuta dell´Ornellaia sono i più citati quando si parla di made in Italy, eleganza e raffinatezza. I dati che emergono da una recente ricerca condotta dall´Osservatorio Giornalistico Internazionale "Nathan il Saggio" parlano chiaro: Ornellaia è il vino più menzionato dai media esteri. Un crescendo continuo dal 2001, anno in cui è stato consacrato come il migliore vino del mondo. Titolo conquistato grazie a un duro e serio lavoro da parte di tutti coloro che partecipano alla realizzazione dei vini: dal vigneto alla bottiglia. Prima della vendemmia si assaggia l´uva per capirne al meglio il grado di equilibrio. Quando questa è pronta per essere raccolta a mano, prima di arrivare in cantina per il processo di vinificazione, passa al vaglio delle mani esperte delle cosiddette Balie da Vino: sono donne che eliminano dagli acini anche le più piccole parti vegetali residue prima di passarli alla diraspatrice che li separa dal racimolo. A loro è quindi affidato il delicatissimo compito di assicurare al vino la massima purezza. Completano il quadro un terreno geologicamente vario e composito e un clima particolarmente dolce e favorevole, mitigato dalla vicinanza al mare.
È quindi in questo scenario che prende vita Le Serre Nuove, sapiente assemblaggio di uve Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot. Dopo un´attenta, meticolosa e paziente raccolta delle uve, si procede alla vinificazione separata per ogni varietà. Al termine della fermentazione alcolica, che avviene in tini d´acciaio, e di quella malolattica, che prende vita nei tini d´acciaio per poi concludersi in barrique, il vino riposa per almeno quindici mesi in cantina ben custodito in barrique. L´assemblaggio tra Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot si compie dopo i primi dodici mesi e così fatto viene reintrodotto per altri tre mesi sempre in barrique. Ma prima di essere immesso sul mercato, Le Serre Nuove riposa per un affinamento in bottiglia per ulteriori sei mesi. A questo punto è pronto per fare bella mostra di sé sulle tavole più eleganti di tutto il mondo. Le Serre Nuove Bolgheri Rosso DOC de La Tenuta dell´Ornellaia cattura l´attenzione nel bicchiere grazie al suo colore rubino fitto, vivace, intenso e dalla tonalità profonda. Al naso si annuncia con aromi di frutti di bosco, contornati da toni vegetali, balsamici, di cacao e di spezie. Delizia il palato ove esprime tutta la sua ampiezza e la sua rotondità: il tannino è perfettamente maturo e levigato. Ricche sensazioni gustative sono accompagnate da un´acidità perfettamente bilanciata. Ha un carattere decisamente ricco e maturo. Si sposa soavemente con arrosti di carni rosse, cacciagione e selvaggina nobile, formaggi secchi e tutti i più importanti piatti della cucina regionale toscana.

Servizio a cura di:
Ludovico Paganelli
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