La Cura - Andrès Beltrami
Narrativa

L´uomo è gravemente ferito, è esausto e parla una lingua sconosciuta ma la proprietaria della casa, una giovane donna che vive in quel luogo coltivando fiori e prendendosi cura dell´anziano padre moribondo, lo accoglie nella silenziosa dimora di cui lei si è fatta, nel corso degli anni, allo stesso tempo custode e prigioniera.
La cura: titolo e filo conduttore del primo romanzo di Andrés Beltrami. O forse le cure poiché nel corso della narrazione ben presto si scopre che i personaggi in cerca di guarigione sono più d´uno e con "patologie" - fisiche e non - che, nella loro diversità, si intrecciano, si sovrappongono, si sanano.
C´è la giovane donna, che da anni ha rinunciato a vivere rifugiandosi in quel luogo isolato e senza nome, "alibizzata" dal dovere di curare il padre infermo ma che ogni mattina scruta l´orizzonte e sogna un misterioso capitano che, sbarcato da una nave, la venga a liberare.
C´è l´uomo sconosciuto, lo straniero, che ha lasciato il proprio paese d´origine in cerca di fortuna, ha attraversato il mare e calpestato tante terre diverse e, inaspettatamente, è stato costretto a fermarsi nella casa in riva al mare perché debole e ferito.
Ed infine c´è il vecchio padre, una presenza più che un personaggio, la cui malattia scandisce come un metronomo il ritmo della quotidianità all´interno dalla casa.
Chi è il malato, chi è il medico e, soprattutto, qual è la cura? Aver accolto lo straniero all´interno della vecchia casa isolata si rivelerà una decisione imprudente ed impulsiva della giovane donna o la nuova situazione di convivenza potrà rompere gli equilibri venutisi a creare nel corso degli anni nelle esistenze di tutti i personaggi?
Un romanzo che tratteggia con delicatezza, proprio in questo particolare momento storico, il tema dell´accoglienza nei confronti di persone che arrivano da lontano, che non conosciamo e che presentano percorsi di vita molto diversi dai nostri ma che, nello stesso tempo, possono arricchirci con la loro esperienza e divenire essi stessi una cura per molti dei mali della nostra società.
La cura: titolo e filo conduttore del primo romanzo di Andrés Beltrami. O forse le cure poiché nel corso della narrazione ben presto si scopre che i personaggi in cerca di guarigione sono più d´uno e con "patologie" - fisiche e non - che, nella loro diversità, si intrecciano, si sovrappongono, si sanano.
C´è la giovane donna, che da anni ha rinunciato a vivere rifugiandosi in quel luogo isolato e senza nome, "alibizzata" dal dovere di curare il padre infermo ma che ogni mattina scruta l´orizzonte e sogna un misterioso capitano che, sbarcato da una nave, la venga a liberare.
C´è l´uomo sconosciuto, lo straniero, che ha lasciato il proprio paese d´origine in cerca di fortuna, ha attraversato il mare e calpestato tante terre diverse e, inaspettatamente, è stato costretto a fermarsi nella casa in riva al mare perché debole e ferito.
Ed infine c´è il vecchio padre, una presenza più che un personaggio, la cui malattia scandisce come un metronomo il ritmo della quotidianità all´interno dalla casa.
Chi è il malato, chi è il medico e, soprattutto, qual è la cura? Aver accolto lo straniero all´interno della vecchia casa isolata si rivelerà una decisione imprudente ed impulsiva della giovane donna o la nuova situazione di convivenza potrà rompere gli equilibri venutisi a creare nel corso degli anni nelle esistenze di tutti i personaggi?
Un romanzo che tratteggia con delicatezza, proprio in questo particolare momento storico, il tema dell´accoglienza nei confronti di persone che arrivano da lontano, che non conosciamo e che presentano percorsi di vita molto diversi dai nostri ma che, nello stesso tempo, possono arricchirci con la loro esperienza e divenire essi stessi una cura per molti dei mali della nostra società.
Marco Bigogno
da Whipart aprile 2011
da Whipart aprile 2011