Il Privilegio di essere un Guru - Lorenzo Licalzi

La storia. Andrea fa l´infermiere all´Ospedale di Genova. Sala gessi. Ama il suo lavoro. Ha una bella casa, dei genitori che non va a trovare spesso. Quanto meno, non così spesso come le visite quotidiane da Ditasudicie, il venditore ambulante di panini e simili da cui sfila un campionario di umanità vario tanto quanto il numero imprecisato di panini che Ditasudicie sa confezionare. Ma il vero lavoro di Andrea è un altro: conquistare donne. Andrea è un conquistatore seriale. Ne fa una ragione di vita. Si prepara, studia, si apposta. E´ meticoloso, organizzato, preciso e metodico. E´ paziente. E´ riesce quasi sempre a fare sua la preda. Per una notte e nulla più. Questa è la sua storia. Ce la racconta lui in prima persona. Ci fa partecipe dei suoi pensieri, delle sue divertentissime elucubrazioni mentali sul mondo femminile, e delle sue conquiste più difficili. Fino a quando nel suo mondo non irrompe Maria. E per lui nulla sarà mai più come prima.

Quindi. Mi ripeto. Divertentissimo. Un lungo racconto sostenuto da un ritmo molto alto, nonostante la scelta di utilizzare periodi lunghi e parecchie parentesi che si aprono e si chiudono più o meno esplicitamente. Ovviamente, è la storia stessa che si presta alle trovate divertenti. Ma il merito di Licalzi è evidente. Se devo proprio proprio trovare un difetto - ma detto questo, mi annoto subito che devo leggere un altro libro di questo autore - non ho amato con tutto il cuore le ultime pagine come le precedenti. Verso la fine, infatti, il racconto cambia un po´ registro, tradendo la sua intenzione di affrontare con ironia e sarcasmo il mondo della spiritualità New Age. E nel farlo, perde un po´ di quella spinta irriverente che ne aveva sostenuto il ritmo fino a quel punto. Ma questo, solo perché ho dovuto proprio proprio trovare un difetto a questo libro. Per il resto, ripeto, divertentissimo.